"Made in Italy. Una visione modernista. Roma 1956-1965", Roma , Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, 13 luglio-30settembre 2014.
Sfondi di Gastone Novelli e Achille Perilli.
Ph Johnny Moncada.
Modelle eleganti si stagliano su sfondi di materia grezza o in posa davanti a sipari neutri ricoperti di segni neri e colature informali di colore. Perfette silhouette accanto a frammenti tipografici, a ritagli di quotidiani, a sagome di soli, lune, pianeti, congegni volanti e futuribili ingranaggi spaziali.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta molti artisti guardano con grande interesse alle ricerche di quei movimenti d'avanguardia che guardano al "caso", al non senso, allo sguardo propositivo sulla realtà oppongono lo scandaglio della psiche e del mondo dell'inconscio. Artisti di riferimento: Paul Klee, Hans Harp, Kurt Schwitters, Tristan Tzara, Raoul Haussmann. L'impulso irrazionale è un sentimento da coltivare, una spinta all'agire non inferiore al ragionamento e alla curiosità scientifica.
Valentina Moncada ricorda lo studio fotografico del padre di via Margutta 54. Nel 1956 lo studio fotografico era situato negli Studi Patrizi a Roma, popolati da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Nello stesso anno inizia la collaborazione con Luisa Spagnoli, nipote dell'omonima fondatrice della casa di moda, scrittrice e collezionista di arte. I primi cataloghi sono caratterizzati da sfondi neutri. Dal 1958 Moncada si avvale della collaborazione degli amici Gastone Novelli e Achille Perilli che si occupano della scenografia e dei set fotografici includendo anche elementi di design, lampade, sedie e dell'impaginazione grafica dei cataloghi. Il sodalizio è destinato a durare 9 anni.
Ispirazione: Surrealisti francesi, ready made duchampiani, Pop, fatti di cronaca (Olimpiadi a Roma del 1960, uomo nello Spazio 1961). In via Margotta nel 1957 c'era Cy Twombly che nel 1959 espone con Novelli e Perilli alla galleria la Tartaruga di Plinio de Martiis.
Il gallerista Leo Castelli è presso l'Atelier di Salvatore Scarpitta poco lontano dallo studio di Moncada. Lo studio di Novelli dal 1962 è al civico 54 ed è frequentato da Federico Fellini.
Ispirazione: Surrealisti francesi, ready made duchampiani, Pop, fatti di cronaca (Olimpiadi a Roma del 1960, uomo nello Spazio 1961). In via Margotta nel 1957 c'era Cy Twombly che nel 1959 espone con Novelli e Perilli alla galleria la Tartaruga di Plinio de Martiis.
Il gallerista Leo Castelli è presso l'Atelier di Salvatore Scarpitta poco lontano dallo studio di Moncada. Lo studio di Novelli dal 1962 è al civico 54 ed è frequentato da Federico Fellini.
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