giovedì 17 settembre 2015

GIULIA ROSSI, "Fashion Blogger".




Giulia Rossi, "Fashion blogger, new dandy?", Pendragon 2015



La prefazione di Mario Morcellini sottolinea il potere accecante della pressione performance di media e tecnologie, andando a determinare mode di pensiero che mettono a nudo il nostro sistema di conoscenza: L'aumento esponenziale delle occasioni comunicative non corrisponde a un paragonabile aumento della riflessività. L'estrema disponibilità di stimoli mediali non si risolve in incremento di capitale culturale.  Giulia Rossi espone come la massiccia selezione e condivisione on line ha sconvolto le dinamiche comunicative e a dettar tendenza non sono più per la prima volta gli esperti ma persone comuni, ragazze giovani appassionate di moda, capaci di usare in maniera intelligente il nuovo medium.


Il blog nasce come forma di comunicazione libera sul web a costo zero non legata a nessuna professionalità specifica. Uno spazio di libera espressione in cui ogni soggetto creativo con la volontà e la capacità di esprimere le proprie idee, potesse veicolare i propri contenuti senza vincoli editoriali o pubblicitari.


Per la sociologia la moda è un fenomeno collettivo capace di produrre un'uniformità nel comportamento di un gruppo più o meno vasto di individui, in un determinato arco di tempo. La moda rappresenta una fuga intra mondana rispetto a una realtà il più delle volte intollerabile ed è insita nel carattere dell'uomo moderno grazie al suo carattere di vorticoso mutamento che la differenzia enormemente dall'eleganza e dal bello. L'essere alla moda è una dimensione profondamente radicata nel tempo in cui si vive, frammentata, passeggera, sempre cangiante: sopprime le tradizioni, si libera dalle autorità, irrazionale. Caratterizzata dalla devianza dal canone costituito, da una schizofrenica mutevolezza sa sorprendere di continuo mentre ingloba il suo contrario.

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